Si vede che non era destino

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La nostra amica Giovanna ci invia una bella recensione di un libro che, da vera genovese, ha molto apprezzato

Sarà perché sono genovese, o perché da ragazza conoscevo le canzoni a memoria, ma mentre leggevo “Si vede che non era destino” di Daniele Petruccioli non ho potuto fare a meno di pensare a “La buona novella” di Fabrizio De André. Le parole delle canzoni affioravano nella mia mente come i grani di un rosario. Ma senza né preti, né messe.

Petruccioli ha fatto un piccolo miracolo con questo romanzo, è riuscito a scrivere – o riscrivere – un Vangelo secondo Maria, tutto in prima persona, facendo parlare lei, poi Elena, la donna che, nel romanzo, l’aiuta a partorire ed anche Maria Maddalena.

Petruccioli è scrittore e traduttore, questo libro ha basi teologiche salde, attinge dagli apocrifi e da Martin Lutero, ma la sua scrittura sa essere sempre intensa e lieve, capace di raccontare la vita di questa donna bambina a chi crede e chi non crede, a chi sa e chi non sa. E non importa che Elena non sia veramente esisistita, l’universo femminile che gravita attorno a Maria è tangibile. Sia nel rapporto tra Maria e la madre, sia in quello tra Maria e Elisabetta, la mamma del Battista, così come in tutte le relazioni con le donne che Maria incontra nella vita. Tangibile è anche la presenza del divino che si fa argento e incanto, che pietrifica la Madonna e la conduce ai margini di uno spazio nel quale la vita sfiora la morte, fino a farla ritenere pazza a chi non capisce le sue visioni. Poi ci sono le risate di bambini, che le tengono compagnia e vivono solo nella sua mente, che tacciono quando dolore e paura prendono il sopravvento. Saranno angeli?

Arrivare a Ieshua, Gesù per noi, è approdare alla certezza di chi ha fede, in un susseguirsi di gesti del figlio di Dio che Maria non capirà mai nel profondo, dal quale riceverà sempre amore anche quando, alla morte di Giuseppe e dei genitori, le rimarrà questo unico figlio distante, così dannatamente sicuro nell’abbracciare il suo destino.

Giovanna Profumo

Raffaella Gambardella

Raffaella, appassionata narratrice, è una blogger che ha saputo rasformare le sue più grandi passioni – il cinema, i viaggi e la lettura – in una piattaforma vibrante e ispiratrice. Sin da piccola, è stata affascinata dalle storie: quelle raccontate sul grande schermo, lette nelle pagine di un libro o incontrate lungo il cammino nei suoi viaggi. Continua a intrecciare parole di donne in un cammino che non smette mai di arricchirla.

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