Una donna al Quirinale?”

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 Da qualche tempo durante i miei spostamenti in macchina uso ascoltare la  trasmissione ”Un  dj nel braccio della morte”, di Jack Folla alias Diego Cugia: adoro le sue colte incursioni nelle storie condite con musica, letteratura e arte. La Rai ha deciso di sospendere Jack Folla da lunedì 3 gennaio 2022 e di sostituirlo tutti i giorni, nello stesso orario, con il programma, “Vista Quirinale”, dedicato ai “rumors” sulla futura nomina del nuovo Presidente della Repubblica. Perciò, dato che quella è l’ora dei miei giri in automobile, mentre guido, ascolto la trasmissione e tremo al pensiero di un futuro terrificante dove a rappresentare noi italiani potrebbe essere quello che io reputo un mostro.

La destra compatta infatti ha presentato un candidato davvero indigeribile per me. Mai come adesso la mia percezione di un pericolo per la democrazia è suffragata dalla sua candidatura imbarazzante.

L’elezione del Presidente della Repubblica riguarda certamente il voto dei “grandi elettori”, ma la figura del Presidente dovrebbe essere riconosciuta dalla società intera, un egregio rappresentante dei bisogni delle vite di ogni cittadino, in tutto il territorio nazionale, una persona integra moralmente. Mi meraviglio come non ci sia una rivolta per dire: “no, lui non lo vogliamo, proprio no!”

Allora mi chiedo se non sia questo il momento giusto per una donna al Quirinale. 

L’esclusione delle donne dalle istituzioni è un problema grave nella nostra democrazia,  ma quale donna vorremmo per rappresentarci? Una donna qualunque? Ci accontentiamo anche una donna di destra? Anche una donna pur autorevole ma di posizione antiabortista, integralista e violentemente omofoba ? Seguiremo a ruota il Parlamento europeo dove l’eurodeputata maltese e membro del Ppe Roberta Metsola è stata eletta presidente? Ci fidiamo delle sue rassicurazioni?

“Questo Parlamento lotterà per i diritti delle donne”, ha rimarcato nel suo discorso di insediamento la neopresidente, originaria di Malta, Paese in cui l’aborto è illegale. Roberta Metsola aveva ricevuto in questi giorni alcune critiche sulle sue posizioni e, soffermandosi sul tema dei diritti, ha affermato che “quanto accade a Strasburgo va separato da quanto accade a La Valletta” e che “le mie posizioni sull’aborto saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento”. I fatti daranno seguito alle sue parole?

Care donne con lo zaino, tornando alle elezioni imminenti, nell’augurarmi che sia scelta una persona degna, consentitemi di sognare un futuro dove il nostro Paese sia rappresentato da una donna il cui profilo dovrà essere il seguente:

 autorevole, colta, democratica, laica, rispettosa della Costituzione, antifascista e garantista, di lunga esperienza istituzionale, profondamente democratica e laica.

Vi pare poco? 

R.

Raffaella Gambardella

Raffaella, appassionata narratrice, è una blogger che ha saputo rasformare le sue più grandi passioni – il cinema, i viaggi e la lettura – in una piattaforma vibrante e ispiratrice. Sin da piccola, è stata affascinata dalle storie: quelle raccontate sul grande schermo, lette nelle pagine di un libro o incontrate lungo il cammino nei suoi viaggi. Continua a intrecciare parole di donne in un cammino che non smette mai di arricchirla.

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