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Il 31 dicembre qualcuno si è crucciato dei mancati veglioni, dei viaggi cancellati. Tanti sono reclusi in casa in quanto positivi al Covid, molti depressi..
Allora possiamo tirar loro su il morale testimoniando i sorrisi dell’altra parte del mondo, a Boscolac, in quella che è la scuola dove i volontari di “Costruisci un sorriso” hanno davvero fatto la loro parte. Hanno trascorso lì le feste di Natale, pagando di tasca loro viaggi, vitto ed alloggio, trascinando valigie e borsoni carichi di medicine, vestiti e quaderni.
Hanno affrontato grandi difficoltà per il Covid, effettuando ben quattro tamponi molecolari in sette giorni, seguendo la quarantena in Ruanda in attesa del risultato del test. Al loro arrivo però una gioia immensa ha ripagato le loro fatiche: un’accoglienza davvero speciale:
Susanna, Marisol, Francesco, Giuseppe, Gianfranco ed Elsie hanno lavorato giorni interi per ridipingere le aule, sistemare ciò che andava riparato, organizzare la vita scolastica dei 484 alunni della scuola.
Riporto la cronaca di Elsie, la nostra “donna con lo zaino” e del marito Gianfranco di un capodanno davvero speciale:
31 dicembre a Boscolac – Goma -RDC.
Ci si può’ dimenticare che cos’ è un veglione di Capodanno quando si vedono bambini mangiare riso, fagioli, una patata lessa e una frittella , come prelibatezze …
Lo sono infatti.. E’ raro per loro poterle mangiare tutte insieme e in grande quantità .
La malnutrizione è comunissima in questa area del Congo; i bambini mangiano spesso solo una volta al giorno e nella maggior parte dei casi il Bukari, la polenta di mais e manioca . Mi colpisce ogni volta vedere i bambini mettere in tasca il cibo per i fratelli che sono a casa e sentire le mamme raccomandare di non mangiare tutto per portare a casa agli altri ..
Non è andato perso neanche un chicco di riso .
Sosteniamo i volontari dell’associazione perché il sorriso degli alunni di Boscolac continui a risplendere, illuminando il loro cammino ed il nostro.
https://www.costruisciunsorriso.it/
R.
