8 marzo - inKantata

8 marzo

Getting your Trinity Audio player ready...

In questo periodo sono tormentata da notizie catastrofiche. Sui giornali, sul web, per radio e alla tivù appaiono sconvolgenti reportage di guerre e crisi umanitarie. I discorsi dei potenti di turno ci fanno stare continuamente  in allerta, si avverte uno stato di incertezze globali.

Mi sono chiesta che senso avesse parlare di celebrazione della donna. L’orizzonte mi appare cupo, buio e spaventoso.

Eppure…

Oggi più che mai, l’8 marzo ha un significato profondo e necessario. Non si tratta solo di un giorno di celebrazione, ma di un momento di riflessione e di lotta. La data ci ricorda il tragico incendio del 1911 a New York nella fabbrica tessile Triangle Shirtwaist che causò la morte di 146 persone, per lo più giovani operaie immigrate. Le loro condizioni di lavoro erano disumane,  le porte dell’edificio erano chiuse per impedire alle lavoratrici di uscire durante il turno. Questo tragico evento diede impulso alle lotte sindacali per le migliori condizioni di lavoro e sicurezza.

Ogni anno il giorno della donna serve a ricordare che le donne sono spesso le prime vittime dei conflitti e delle ingiustizie: sono loro le prime a subire privazioni e violenze nei territori di guerra, le prime a soffrire precarietà nelle crisi economiche e sociali.

Le donne, da sempre protagoniste della cura e della ricostruzione, devono continuare a resistere, a lottare per la propria libertà, dignità e parità. Perciò, anche se ci sembra di precipitare nel buio, questa giornata deve servire per fare il punto sulle battaglie ancora aperte. Non si può e non si deve rinunciare a lottare per il diritto all’istruzione, al lavoro dignitoso, alla partecipazione politica e alla protezione dalla violenza.

È un giorno in cui vogliamo ritrovare una voce forte per ribadire che non ci rassegniamo e che vogliamo continuare a lottare per un futuro più giusto per tutti, in primis per noi, ancora vittime della violenza di genere.

Celebrare non significa fare retorica, ma ricordare che la parità non è un lusso, ma una necessità per costruire la pace.

Noi donne con lo zaino ribadiamo che la lotta per un futuro più giusto deve continuare, ora e sempre.

 

Raffaella Gambardella

Raffaella, appassionata narratrice, è una blogger che ha saputo rasformare le sue più grandi passioni – il cinema, i viaggi e la lettura – in una piattaforma vibrante e ispiratrice. Sin da piccola, è stata affascinata dalle storie: quelle raccontate sul grande schermo, lette nelle pagine di un libro o incontrate lungo il cammino nei suoi viaggi. Continua a intrecciare parole di donne in un cammino che non smette mai di arricchirla.

Articolo precedente

11.Donne e fumetti: Alison Bechdel

Next Story

Vivere finché si è vivi